Un altro potentissimo antiossidante messoci a disposizione dalla natura è l’astaxantina, un pigmento rosso presente in natura in numerosi organismi viventi. La principale fonte estrattiva è di origine vegetale, in quanto viene esclusivamente sintetizzata dalla microalga unicellulare Haematococcus pluvialis come sostanza fotoprotettiva per le proprie cellule e spore. E’ un carotenoide appartenente alla classe delle xantofille, responsabile della colorazione caratteristica di alcuni pesci, fra cui il salmone ed i crostacei. Questi animali non essendo in grado di produrre questo pigmento la introducono attraverso la dieta tramite lo zooplacton che a sua volta lo accumula a partire dalla microalga. Un’altra fonte di produzione naturale utilizza la fermentazione del lievito xathophyllomyces dendrorhous o l’estrazione del pigmento da sottoprodotti di crostacei come il sempre più noto “Krill” dell’antartico, ma la fonte più ricca di Astaxantina che la accumula in vescicole lipidiche proprio a scopo protettivo contro i radicali liberi generati raggi UV durante l’esposizione al sole, resta la microalga Haematococcus pluvialis.
Nel salmone, per esempio, l’Astaxantina protegge il pesce, il cui grasso è ricco di Omega-3 facilmente ossidabili, proprio dal danneggiamento da stress ossidativo. Senza questa protezione, il salmone non riuscirebbe a resistere al massiccio attacco ossidativo che si genera durante la risalita contro corrente necessaria alla riproduzione. Trattasi in questo caso del medesimo stress ossidativo che si genera in chi svolge attività fisica.
